Di Natale: “Ecco perché ho rifiutato la Juventus. Sanchez? Stesse bene…”

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Antonio Di Natale è tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport. Una carriera esplosa verso la fine, ma che lo ha reso uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi in Serie A: sesto marcatore all time della Serie A, 445 presenze in A e 210 gol.

Cuore napoletano, ma una vita da calciatore vissuta da Leggenda dell’Udinese. Adesso allenatore dell’Under17 dello Spezia. Ecco le sue parole.

SPEZIA – Far crescere i ragazzi mi piace. Gioco col 4-3-3, è il marchio di fabbrica e poi i tre attaccanti avanti mi piacciono perché fanno la differenza”. E anche lui prova a fare la differenza, facendo crescere i ‘Di Natale’ del domani”.

IL RITIRO – Sei mesi prima avevo capito che era giusto smettere. Quando testa e fisico non c’erano più significava che era il momento giusto.Avrei potuto segnare di più? Io non ho giocato tanto in Serie A, a 27 anni ho vinto il campionato con l’Empoli e conquistato la promozione.

Negli ultimi 10 anni ho fatto qualcosa che non è facile ripetere, erano anni che nessuno superava i gol di Baggio“.

IL NO ALLA JUVENTUS – “Sono sempre stato fatto così. Ogni scelta l’ho fatta sempre col cuore, con la testa e non guardo mai i soldi. Lì c’erano tanti soldi, una società importante e che aveva vinto tutto.

Il mio procuratore mi chiamò e mi disse che c’era questa possibilità, io dissi: ‘Ti ringrazio, ringrazia anche la Juve ma io e la mia famiglia restiamo qua a Udine, mi sento uno di loro e mi piacerebbe finire qui la carriera’

Poi ho chiamato il presidente Pozzo e in due minuti si è risolto il problema”.

SANCHEZ – “E’ un giocatore che se sta bene fisicamente ti garantisce 20/25 gol all’anno. Quando è arrivato erano 6 mesi che non giocava, poi l’infortunio. Ma se l’Inter lo tiene per l’anno prossimo troverà un grandissimo attaccante“. 

NAPOLI – “Sono andavo via a 13 anni. E’ una città bellissima, quando posso ci vado volentieri e lì c’è la mia famiglia.

Giocare nella mia città lo vedevo come un peso. Sei di Napoli, se le cose vanno male la gente ti conosce… Tifo sempre Napoli, ci ho sempre pensato”.