Allenatore Udinese – non sarà Maran il nuovo allenatore dell’Udinese. Alla fine, è stato ricucito lo strappo tra il club friulano e Luca Gotti il quale resterà saldamente sulla panchina bianconera anche nella prossima stagione. Nella giornata di ieri si è sbloccata la situazione ma ora bisognerà limare gli ultimi dettagli.
Secondo TuttoMercatoWeb, manca ancora l’accordo sulla durata del contratto (si parla di un biennale). Questo aspetto non provocherà altri scossoni: Gotti ha scelto di restare all’Udinese proseguendo un viaggio, iniziato nel 2019, come vice di Tudor prima e come capo allenatore poi.
Nella scorso campionato, Gotti ha centrato una tranquilla salvezza proponendo un gioco pratico e, a tratti, bello da vedere. Adesso proverà ad alzare l’asticella cercando di migliorare il 14° posto e allestendo una squadra che, con molta probabilità, saluterà il faro del centrocampo Rodrigo De Paul, cercato dal Milan e dall’Atletico Madrid. Non sarà semplice trovare il degno erede dell’argentino.
Allenatore Udinese, da De Paul a Molina: i meriti di Gotti
Gotti ha ampiamente meritato la conferma sulla panchina dell’Udinese. La dirigenza ha scelto di continuare il progetto che stava progredendo sotto la guida dell’allenatore veneto. La stagione 2020/21 non è stata solo quella della maturazione di Musso e De Paul, giunta al culmine.
La salvezza è arrivata grazie alle prove di Pereyra, qualità e spirito di sacrificio a servizio della squadra, e dal supporto inesauribile degli esterni di Stryger Larsen e Molina, quest’ultimo esploso nella seconda parte di stagione. Con un Deulofeu a pieno regime, l’Udinese avrebbe raccolto qualche punto in più ma il tecnico friulano ha avuto il coraggio di lanciare un prospetto interessante come il classe 2002 Braaf, a segno nella trasferta di Benevento.
