Allegri punta il dito ed esce allo scoperto: “Sono tutte putt*****”

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Massimiliano Allegri, intervistato ai microfoni di “Espn”, ha colto l’occasione per sottolineare il suo punto di vista sull’evolversi del nuovo calcio, sugli allenamenti e sull’avanzare della tecnologia come supporto per allenatori e collaboratori. Dura presa di posizione dell’ex tecnico della Juventus, il quale ha così ammesso: “Se non guardo il giocatore e come si muove, ma guardo solo il dato da un pc, penso che abbia fatto un grande allenamento perché l’intensità cardiaca è alta. Ai miei assistenti dico sempre di guardare come muovono le gambe, non il computer. Io manco ce l’ho a casa”.

Il tecnico ha poi aggiunto: “Allenatori in tribuna? Una mega puttanata. Una delle più grandi che abbia mai sentito. L’allenatore deve stare in panchina, deve respirare la partita, capire il momento di cambiare un giocatore che stia giocando male o bene, perché la squadra magari ha bisogno di altro. Restando in tribuna saresti estraniato, la guarderesti come un tifoso. Devi sentire calpestare il campo, guardare il giocatore in faccia per capire se dirgli una parola di incoraggiamento o spronarlo. Dalla tribuna potresti solo dire “cambio” col telefonino, e allora potremmo andare al cinema”.

Allegri senza giri di parole: “Non avremo più giocatori pensanti”

Allegri ha poi concluso: “Se si meccanizza tutto non si hanno più calciatori pensanti. Se questi invece sono abituati a pensare, troveranno altre strade se le porte solite sono chiuse. I migliori giocatori decidono loro cosa fare con la palla tra i piedi, trovare la scelta più giusta. Il calcio è arte e gli artisti sono i grandi campioni a cui non devi insegnare niente. Tattica, schemi, in Italia sono tutte puttanate“.