
Adani contro Allegri – Il bilancio è desolante. Penultimo posto in classifica, con soli due punti e già a -8 dalla vetta dopo soli quattro turni di campionato (ma se il Napoli dovesse vincere stasera il distacco aumenterebbe a 10). Per la Juventus è allarme totale: contro il Milan ci ha pensato Wojciech Szczęsny ad evitare l’ennesima disfatta, respingendo una conclusione ravvicinata di Pierre Kalulu.
Massimiliano Allegri, richiamato per sostituire Andrea Pirlo, finora non è riuscito a trasmettere la scossa necessaria per rilanciare la squadra. Anzi, la sua decisione di puntare sui “fedelissimi” (Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini ed Alvaro Morata) a discapito di altri elementi giovani in rampa di lancio (Matthijs de Ligt e Federico Chiesa), relegati al ruolo di comparse finora, sta iniziando a creare malumore nell’ambiente.
La vittoria in Champions League ai danni del Malmo ha rappresentato una panacea di breve durata, visto che domenica sera i bianconeri hanno manifestato di nuovo tutte le difficoltà che stanno caratterizzando questo primo scorcio di stagione. Paulo Dybala, uomo simbolo del nuovo corso juventino, risulta spesso tra i migliori in campo ma non può bastare lui. Così come non possono bastare gli acquisti di Manuel Locatelli, Moise Kean e Kaio Jorge (infortunato, rientrerà entro la fine del mese).
Adani contro Allegri, altra bordata dell’opinionista: “Tecnici gestori superati”
Sono quindi in molti ad aspettarsi dal tecnico un cambio di marcia, un’invenzione tecnico-tattica in grado di portare la squadra fuori dall’attuale pantano. In Allegri non crede invece Lele Adani il quale, attraverso un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha lanciato un vero e proprio missile nei suoi confronti. “Se non lo abbiamo capito, gli allenatori gestori non esistono più, sono superati dal tempo”.
L’opinionista ex Sky ha poi motivato l’affermazione. “È con l’allenamento quotidiano che si crea una via, si traccia un percorso, sul quale i calciatori poi marciano compatti. Vincenzo Italiano lo sta facendo alla Fiorentina ed è la dimostrazione di cosa significhi essere su di una panchina nel 2021. Ha dato subito la sua impronta, coinvolgendo tutti nel gruppo”.