Roma, il “sì” di Abraham si fa attendere. In alternativa, piace Icardi

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Abraham alla Roma – Individuato il sostituto di Edin Dzeko, adesso la Roma spinge per averlo il prima possibile. Tammy Abraham è l’obiettivo principale e il direttore generale Tiago Pinto, nelle ultime ore, ha fatto passi in avanti concreti con il Chelsea. Stando alle cifre fin qui riportate dagli addetti ai lavori, i giallorossi avrebbero proposto il prestito oneroso da 5 milioni con l’opportunità poi prenderlo a titolo definitivo versando nelle casse dei Blues tra i 35 e i 40 milioni.

Da Londra la risposta è stata positiva. Ora dipende tutto dal giocatore, che si è preso qualche ora per riflettere al meglio e valutare con calma la sua prossima meta lavorativa. Lui preferirebbe trasferirsi all’Arsenal in modo tale da rimanere in Premier League: una soluzione poco gradita però dal Chelsea, non intenzionata a rafforzare una diretta concorrente.

Il tempo delle scelte, in ogni caso, sta arrivando. La risposta di Abraham alle avances della Roma con tutta probabilità arriverà domani: stasera alle ore 21, infatti, è in programma la finale di Supercoppa Europea contro il Villareal (diretta tv su Amazon Prime Video) e la punta è totalmente focalizzata sulla partita. Se partirà titolare o entrerà a gara in corso (più probabile) non è ancora chiaro, ma di certo una sua decisione riguardante il mercato ben difficilmente arriverà oggi.

Abraham alla Roma, attesa la risposta del giocatore. Sogno Icardi in alternativa

Tutti in attesa, quindi. Nel frattempo la Roma, che oggi darà il via libera al trasferimento di Edin Dzeko all’Inter, si sta guardando intorno al fine di non farsi trovare impreparata di fronte ad un eventuale “no” di Abraham. Gli altri nomi della lista sono Mauro Icardi del Paris Saint Germain, Andrea Belotti del Torino e Serdar Azmoun dello Zenit San Pietroburgo.

Il nome dell’argentino intriga molto l’ambiente, compresi i tifosi. Con l’arrivo di Lionel Messi, gli spazi a sua disposizione diminuiranno ancora di più ed il Psg deve effettuare obbligatoriamente qualche operazione in uscita se vuole evitare sanzioni per violazioni al fair play economico. Lo scoglio principale è lo stipendio: a Parigi l’ex Inter guadagna 10 milioni netti all’anno ma se dovesse decidere di ridurselo, alla fine, un accordo si potrebbe pure trovare.