
Acquisti così impossibili che anche solo immaginarseli sarebbe pura utopia. Eppure il calcio tante volte sa sorprendere tifosi e appassionati anche fuori dal campo. Il calciomercato è pazzo e non si sa mai quello che può accadere. Un anno fa oggi accadde qualcosa di folle e imprevedibile: Cristiano Ronaldo alla Juventus. Un colpo che solo qualche mese prima sembrava pura follia e fantasia, eppure… nella totale incredulità del calcio italiano e internazionale Cristiano Ronaldo lasciò il Real Madrid, il club dove aveva cementato la sua fama vincendo tutto e di più. Un anno dopo, pensandoci bene, sembra ancora incredibile. E allora ci siamo chiesti: quali sono i 10 acquisti impossibili nella storia del calcio?
Perché si Cristiano Ronaldo è stata follia sotto l’aspetto economico e una mossa geniale dal punto di vista mediatico, ma tante volte non sono solo i (tanti) soldi a rendere un acquisto impossibile, irripetibile e incredibile. Ci sono anche trasferimenti sui quali nessuno avrebbe scommesso un euro: l’ultimo quello di Bonucci, bandiera della Juventus, trasferitosi al Milan, quello di Cristian Vieri, dichiarato incedibile il giorno prima e poi venduto all’Atletico Madrid e tanti altri. Poi certo le cifre folli, quelle irreali e impossibili che fai anche fatica ad immaginare, eppure alcuni campioni sono stati scippati proprio così alle loro squadre: Zidane venduto per 150 miliardi di lire al Real Madrid, Crespo dalla Lazio al Parma, Neymar e Mbappè. Il calciomercato ha regalato al calcio storie di trasferimenti clamorosi: ecco allora i 10 acquisti impossibili nella storia del calcio.
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Cristiano Ronaldo (Juventus)

Il 10 luglio del 2018 è una data che passerà alla storia del calcio italiano. Uno dei due giocatori più forti del pianeta, Cristiano Ronaldo, passa alla Juventus dal Real Madrid: un’operazione da quasi 400 milioni totali. Una cifra folle come l’acquisto del portoghese per molti utopia fino a poco prima dell’ufficialità.
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Luis Figo (Real Madrid)
Figo dal Barcellona al Real Madrid, invece, più che per il valore del cartellino (140 miliardi di lire) passerà alla storia per il clamoroso sgarbo di mercato. Passare dall’altra parte della barricata non è una cosa che i tifosi perdonano facilmente, Figo la pagò a caro prezzo dato che alla sua prima da avversario al Camp Nou fu accolto con una testa di maiale mozzata lanciata sul terreno di gioco. Al Real vinse tutto e di più ma i tifosi blaugrana non gli perdonarono mai il passaggio alle merengues.
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Leonardo Bonucci (Milan)
Il suo trasferimento dalla Juventus al Milan dopo 7 anni in bianconero fu dettato da un “momento di rabbia” come lui stesso lo definì. Il Milan chiuse la trattativa in breve tempo pagando alla Juventus 42 milioni, ma dopo una sola stagione (segnando anche un gol a Torino contro la Juventus) torna in bianconero scusandosi con società e tifosi e riprendendo il suo posto al centro della difesa.
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Neymar (Paris Saint Germain)

Qui più che di acquisto impossibile dal punto di vista sentimentale bisogna parlare di acquisto impossibile economicamente. Il Psg lo strappa al Barcellona per 222 milioni di euro. Un trasferimento che fece molto discutere per il valore del cartellino ritenuto da molti fuori mercato e indecente. La Liga bloccò addirittura in un primo momento il suo trasferimento in Ligue 1 ritenendo violasse le norme del Financial Fair Play, ma poco dopo ritornò sui suoi passi (eseguiti i debiti controlli) dando il placet al trasferimento.
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Maradona (Napoli)
Una storia che merita di essere raccontata. Il Napoli nel 1984 non era la squadra che adesso è capace di lottare per il campionato, anzi. La squadra del presidente Ferlaino veniva da un dodicesimo posto in classifica e pensare di puntare all’acquisto del giocatore più forte del pianeta, in quel momento, sembrava utopistico. Eppure anche grazie all’aiuto del Banco di Napoli, Ferlaino riuscì a portarlo in Italia pagando solo una parte dei 13 miliardi pattuiti col Barça che furono poi versati successivamente.
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Christian Vieri (Atletico Madrid)

Un trasferimento che sembrava impossibile soprattutto sentendo le parole di Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus, e dell’avvocato Agnelli. Vieri però scelse di lasciare la Juventus dopo una stagione importantissima (anche se caratterizzata da qualche dissapore con l’allenatore Marcello Lippi) dove vince tutto perdendo solo la finale di Coppa Campioni contro il Borussia Dortmund. La scelta di andare all’Atletico spiazzò tutti perché avvenne dal giorno alla notte e soprattutto dopo che Moggi assicurò che sarebbe rimasto al 100% a Torino.
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Kylian Mbappè (Paris Saint Germain)

Nell’anno del folle acquisto di Neymar, il Paris Saint Germain chiuse anche il suo acquisto pagando l’ennesima cifra record. Il 31 agosto 2017, infatti, passa in prestito al Paris Saint-Germain con diritto di riscatto per i parigini. L’accordo tra i due club per il trasferimento a titolo definitivo è stato raggiunto sulla base di 145 milioni di euro più 35 milioni di bonus, cifra che fa del francese il secondo acquisto più costoso di sempre nella storia del calcio dietro al compagno di squadra Neymar.
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Higuain (Napoli)

L’addio di Higuain al Napoli per trasferirsi alla Juventus è forse uno dei più dolorosi e “forti” a livello emotivo degli ultimi anni. Dopo una stagione 2015/16 vissuta da assoluto protagonista con la maglia del Napoli dove, con 36 reti, riesce a infrangere il record di gol in una singola stagione di Serie A appartenuto a Nordhal e dopo essere stato per anni il simbolo della voglia di rivalsa napoletana nei confronti dei bianconeri, lascia per passare dall’altra parte della barricata. L’argentino che era un idolo a Napoli viene subito etichettato come traditore. Il suo cartellino fu pagato dalla Juventus circa 90 milioni di euro.
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Virgil Van Dijk (Liverpool)

Il difensore più pagato della storia del calcio. Il suo trasferimento dal Southampton al Liverpool può essere definito impossibile per due motivi: il valore del cartellino (85 milioni di euro) e perché fino a quel momento non aveva dimostrato nulla al calcio europeo. Eppure sotto la guida di Klopp è diventato presto uno dei difensori più forti al mondo. Nell’ultima stagione nessun attaccante che lo ha affrontato, ad esempio, è riuscito a dribblarlo.
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Mats Hummels (Bayern Monaco)
Cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco in cui lavorava il padre Hermann non riesce ad imporsi subito nel club bavarese e passa al Borussia Dortmund dove dal 2008 al 2016 diventa uno dei migliori difensori centrali d’Europa e vince due Bundesliga, due Supercoppe di Germania e una Coppa di Germania. Il 10 maggio del 2016 torna inaspettatamente al Bayern Monaco dove in tre stagioni rivince tutto in Germania senza però riuscire ad alzare la Champions League. Dal 19 giugno 2019 decide di tornare al Borussia Dortmund lì dove è diventato uno dei più grandi nel suo ruolo.
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